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Come ho dipinto 200 volti in un mese per la più grande mostra di ritratti mai vista

Tra quattro giorni l’evento di Palazzo Vecchio a Firenze nella gloriosa cornice del Salone Dei Cinquecento, dove saranno mostrati su schermo “200faces”

i duecento volti della mega-convention di un grande azienda italiana di cui – per contratto – non posso rivelare il nome (neanche sotto tortura).

Duecento facce per cento razze

Duecento volti sconosciuti da tutto il mondo, gente comune rappresentata in arte digitale ma che verrà distribuita a stampa per quella che probabilmente è la più grande mostra di ritratti mai vista a Firenze. Sicuramente la più grande sotto il cielo affrescato dalla Scuola del Vasari. Chiedo perdono a tutti i miei concittadini, a Michelangelo, Leonardo e Bronzino, ma volete sapere come li ho realizzati? Come sia stato possibile chiudere un progetto di queste dimensioni in sole quattro settimane? Allora prendetevi tre minuti di relax, sedetevi comodi – come direbbe Aranzulla – e leggete questo mio resoconto sull’impresa della vita. L’agosto più caldo e più 4K che io abbia mai trascorso. Quello passato ad abbronzarmi alla luce verdognola di una tavoletta grafica Wacom Cintiq 27HD. Amici e colleghi di sventura seguitemi!

Mission Impossible

200 ritratti in in un mese erano davvero tanti… anche per garantire a tutti qualità e somiglianza. Ma avevo già in mente come potevo superare questa sfida all’ultima sanguigna. Mi sarebbe venuto in aiuto il digitale, con i più potenti mezzi che il Digital Painting mette oggi a disposizione nelle belle arti. Una tavoletta grafica Wacom come cavalletto, ed il programma più rapido e verosimile del mondo in solo tre parole: Painter2020, Natural-Media e “Quick Clone”. Deciso l’equipaggiamento e il software, non mi resta che partire.

Painter e la magia del Quick Clone

Partendo da una foto, su Corel Painter posso usare il “Quick Clone” la funzione di ricalco utile per lucidare la foto a matita (con un Real pencil 6b). Quick Clone è una funzione integrata di CorelPainter che ti da la possibilità di clonare la foto esattamente per quella che è, con qualsiasi set di pennelli; ma usarla così non avrebbe senso. Non voglio un banale duplicato di mediocri foto. Mi servo del ricalco solo per definire bene il volto e beccare quelle caratteristiche che daranno la somiglianza al soggetto della foto. Butto giù di getto uno sketch molto semplificato, geometrizzando linee e forme, dato “fresco” che mi dia il senso dei volumi principali del volto ma senza superflui dettagli. Piazzo i primi scuri con un carbone che mi aiuterà poi a dare le tinte locali e le ombre. È fatta. In 5 min la struttura del mio ritratto è pronta!

Quando non mi accorgo che sto lavorando in digitale, significa che sto creando qualcosa di buono.

Colori reali in medium digitale

I Natural-Media di Painter sono set di pennelli la cui caratteristica vincente è l’incredibile realismo analogico. I più sorprendenti per me sono l’Olio e l’Acrilico, con il controllo pennello puoi scegliere densità, rilievo e persistenza della pennellata. La serie “pastels” è molto efficace. Gessetti, pastelli ad olio o secchi, matite o carboni. Devi quasi stare attento a non sporcarti! Uso i “pastels” su una superficie ruvida, rigata, come su una vera carta da disegno, ottenendo un’effetto molto realistico. I fondi forniti da Painter riproducono carte e tele di tutti i tipi. La superficie interpreta le diverse pressioni della penna sulla tavoletta, e la mia Cintiq ha oltre 8000 livelli di pressione! Passo prima un base di colore leggero, quasi una velatura, su cui poi tornerò affondando gli scuri – cambiando pennello – usando più o meno pressione secondo i volumi del volto. A questo punto non ricordo neanche più che sto lavorando in digitale, ed è la cosa più bella, secondo me.

Finire in bellezza: dagli vita!

Avendo lavorato prima sugli scuri del volto, mi avvicino alla foto del soggetto per dare e sfumare i toni medi dell’incarnato, lasciando molto bianco carta per un effetto non-finito che alla fine risulterà più piacevole e fresco. Importante nel finale: piazzo le massime luci con estrema parsimonia due punti sul cristallino, sulla proda del naso, sulle labbra, poi zigomi guance e mento. Importantissimi gli highlights sui capelli, che riflettono la luce come l’acqua… (ricordate Leonardo?) Al ritratto, a questo punto, manca solo la parola. Scherzo. La mia firma.

Concludendo

A impresa finita penso: ma chi l’avrebbe fatto un lavoro del genere in 4 settimane senza il Digital Painting? Quando devi consegnare duecento disegni non si scherza: devi programmarti. Se devi farne 15 al giorno e finisci con qualcuno in meno sai che te ne dovrai sciroppare di più nei giorni futuri o lavorare di domenica. Ringrazio ancora quel giorno in cui decisi di fare un corso di “computergrafica” alla Confesercenti su un microscopico Macintosh II, la Ultraprime Srl che mi ha ingaggiato in questo progetto, la Wacom che mi ha fornito l’apparecchiatura in prova ma primaditutto la mia grande, inguaribile e insaziabile passione per l’arte e la tecnologia.

Andrea Mancini

Wacom Cintiq, Corel Painter, Natural Media, sono marchi registrati.

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